Un momento di preghiera e la partecipazione, grazie alla diretta streaming, alla Celebrazione alla Piccola Casa di Torino
Già da alcuni mesi nella Piccola Casa della Divina Provvidenza di Trentola Ducenta si sente parlare dei preparativi che accompagneranno il cammino verso il bicentenario dell’ispirazione carismatica che a Torino indusse il Canonico don Giuseppe Benedetto Cottolengo a dare una casa agli “scartati”.
E il tempo è arrivato. Domenica 1 settembre 2024 entrando nella chiesa del Cottolengo di Trentola Ducenta non si poteva fare a meno di notare un banner che campeggiava ai piedi dell’altare, di lato, con un logo creato per celebrare il bicentenario dell’ispirazione carismatica.
Il bicentenario cadrà il 2 settembre 2027 ma la preparazione a vivere degnamente questo carismatico evento si snoderà lungo l’arco di tre anni.
Lunedì 2 settembre nella Piccola Casa di Ducenta si è dato inizio alla celebrazione dell’evento con un momento di preghiera, tenuto nel salone, a cui hanno partecipato tutti i componenti della Famiglia Cottolenghina: ospiti della Casa, ospiti della G.i.C.o, suore, dipendenti, volontari e giovani del Servizio Civile Universale.
Nonostante il numero considerevole dei presenti la celebrazione si è svolta in un clima di religioso silenzio, tutti, in modo particolare gli ospiti, si sono mostrati consapevoli dell’importanza del momento. Si poteva percepire una forte emozione unita alla commozione.
Durante la preghiera guidata da don Antonio Cantile e da Giuseppina Sagliocco, che hanno illustrato ai presenti il significato dei vari simboli del logo. Una presentazione a dir poco magistrale, una vera e propria catechesi rivolta ai piccoli con parole semplici, con esempi presi dal vissuto quotidiano. In questo modo tutti hanno compreso che l’ancora, di colore verde, rappresenta la Speranza, il rosso del cuore è l’Amore, quell’amore viscerale che ha animato tutta la vita del “nostro Santo” (come dicono alcune ospiti di Casa), e il giallo della Croce è la Fede, una fede, ma di quella, una fede incrollabile che ha sostenuto il Fondatore in ogni istante della sua vita. Fede, Speranza e Carità, le tre virtù che determinano il legame tra l’uomo e Dio e che il Cottolengo ha saputo vivere consapevolmente e intensamente.
Nel pomeriggio ci siamo ritrovati tutti nel salone per partecipare, online, alla Celebrazione Eucaristica presieduta nella Piccola Casa di Torino da Sua Eccellenza Mons. Franco Lovignana, Vescovo di Aosta e Presidente della Conferenza Episcopale Piemontese.
Anche in questa occasione c’è stata una partecipazione corale, composta e molto silenziosa. Nessuno ha dato segno di stanchezza, ma tutti hanno partecipato come se fossero in presenza.
Alla fine della celebrazione la Superiora Sr. Maria ha ringraziato tutti i presenti e ha comunicato che alla fine di maggio del prossimo anno a Ducenta arriverà la reliquia del Santo Cottolengo che rimarrà in Casa per tre giorni.
Nella Piccola Casa quando si incomincia a festeggiare spesso una festa tira l’altra e si ricevono grazia su grazia. E in effetti ci aspettano tre anni di grazia e allora come non far salire al cielo il nostro DEO GRATIAS?
Rita Della Volpe, volontaria AVC Trentola Ducenta
Di seguito alcune immagini della celebrazione nella Casa Cottolengo di Trentola-Ducenta: